Result of the research : 'carl'
PARIS TRIBAL
Du 3 au 6 avril 2014
Quartier Beaux-Arts / Saint-Germain-des-Prés
Paris Tribal : 26 galeries parisiennes créent un nouvel événement qui
conforte la place de Paris comme capitale des arts premiers
Les arts premiers fascinent car ils racontent une histoire dont on ne saisit parfois que les contours et
qui ne livre souvent qu’une partie de ses secrets. Cet appétit pour l’art tribal, très répandu en Europe
et aux Etats-Unis, se développe dans le monde entier.
Est-ce l’histoire coloniale, le goût des surréalistes pour les mystères ethniques ou encore les emprunts
de l’art nouveau au répertoire primitif, toujours est-il que les amateurs d’art vont naturellement vers
cet art des origines. Indéniablement, Paris apparaît aujourd’hui comme la capitale des arts premiers, à
l’image du grand nombre de galeries parisiennes internationalement connues et du succès régulier du
Parcours des Mondes en septembre, dont Paris Tribal se veut aujourd’hui le complément.
Forts de ce constat et conscients de l’arrivée sur le marché d’une génération de collectionneurs férus
d’art contemporain mais désireux de s’initier aux arts premiers, les marchands parisiens ont décidé de
créer un nouvel évènement au printemps pour montrer leur capacité
[ See the continuation... ]
|
African Art on the Internet
15th Triennial Symposium on African Art, Arts Council of the African Studies Association, 2011, Wednesday, March 23 - Saturday, March 26, 2011, UCLA, Los Angeles, California
http://www.acasaonline.org/conf_next.htm
Addis Art - Ethiopian Art and Artists Page
Contemporary Ethiopian art and artists - paintings, sculptures and digital art work by students and professionals from Addis Ababa, Ethiopia. University instructor, Getahun Assefa's paintings, drawings, sculpture, digital art. Also work by his brother, Tesfaye Assefa. Based in Addis Ababa, Ethiopia. [KF] http://www.addisart.com/
Addis Art - Nouveau Art from Ethiopia
Artists include Shiferaw Girma and Lulseged Retta. Photographs of each artist's work, a biography, and video. Founded by Mesai Haileleul. [KF] http://www.addis-art.com/
Adire African Textiles - Duncan Clarke
History, background, and photographs of adire, adinkra, kente, bogolan, Yoruba aso-oke, akwete, ewe, kuba, and nupe textiles. The symbolism of images is often provided. One can purchase textiles as well. Clarke's Ph.D. dissertation (School of Oriental and African Studies) is on Yoruba men's weaving. See also the Adire African Textiles blog. Based in London. http://www.adireafricantextiles.com/
Afewerk Tekle
"Ethiopia’s leading artist." Biography, his paintings, sculptures, mosaics, murals, art in the artist's home. Afewerk created the stained-glass windows at the entrance of Africa Hall, headquarters of the United Nations Economic Commission for Africa. "In 1964, he became the first winner of the Haile Selassie I prize for Fine Arts." "In 2000, he was one of the few chosen World Laureates by the council of the ABI on the occasion of the 27th
[ See the continuation... ]
|
RAGGHIANTI L. Carlo
Critica d'arte africana: Musei d'arte africana
(Introduzione di Ezio Bassani)
Descrizione libro: Edizioni Panini Modena - Anno 1°, seconda serie, fascicolo n°1 - Primavera 1984 - supplemento di "Critica d'Arte" - pagg. 94
Questo fascicolo sostanzialmente monografico riunisce i contributi di direttori e responsabili di settore dei maggiori Musei che conservano opere d'arte africana.
Nell'introduzione Ezio Bassani, con approfondita disamina, dimostra l'inconsistenza del pregiudizio etnologico e rivendica ciò che ha dignità di opera
[ See the continuation... ]
|
RAGGHIANTI L. Carlo
Critica d'arte africana: Carl Einstein e l'arte africana
Descrizione libro: Edizioni Panini Modena - Anno 2°, seconda serie, fascicolo n°2 - Inverno 1985 - supplemento di "Critica d'Arte" - pagg. 88
Il numero monografico di "Critica d'Arte Africana" contiene la prima traduzione italiana di Negerplastik e la riproduzione di tutte le illustrazioni, nonché il capitolo introduttivo di Afrikanische Plastik. Contiene inoltre due saggi di Ezio Bassani, Gilda della Ragione e Giovanna Parodi da Passano che illuminano i diversi aspetti dell'opera di Einstein e chiariscono le ragioni della sua straordinaria importanza per gli studiosi di arte africana in particolare, ma anche per tutti coloro che si interessano ai problemi dell'arte
[ See the continuation... ]
|
MASSARINI Carlo, MOGGI Vincenzo, MENNEA Connie
VAUDOU D'AFRICA - L'arte nera della costa degli schiavi
Fiera Internazionale di Genova, 1992
Catalogo della mostra con il patrocinio di:
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero per i Beni Culturali e Ambientali
Edizioni Carte Segrete - ROMA (Giugno 1992)
Brossura - pagg. 152 - Fotografie a colori e b/n - Lingua: Italiano
ISBN:
[ See the continuation... ]
|
LEVA Antonio Enrico, MOHAMED Nicolino, COMINARDI Giuliana e DUCCI Paolo
L'AFRICA - Lineamenti di Geografia Fisica ed Antropica, Politica ed Economica
Dettagli sul prodotto:
EDITORE: ISTITUTO ITALO-AFRICANO, ROMA 1976 -
Brossura, pagg. 511 - Immagini in bianco & nero - Lingua: Italiana -
Presentazione di Carlo Della Valle, Ordinario f.r. di geografia politica ed economica
nell'Università di
[ See the continuation... ]
|
ELUYEMI Omotoso, EKPO Violata, BASSANI Ezio
QUANDO DIO ABITAVA A IFE - Arte dell'Antica Africa
Dettagli sul prodotto:
Editore: ArtificioSkira - Gruppo Editoriale L'Espresso - Pubblicazione 02/2005 in occasione della mostra a Firenze, Palazzo Strozzi, 5 marzo - 3 luglio 2005 - 192 pagine Lingua: Italiano - ISBN: 8876243313 - ISBN-13: 9788876243318
ELUYEMI Omotoso, EKPO Violata, BASSANI Ezio: QUANDO DIO ABITAVA A IFE - Arte dell'Antica Africa
Descrizione mostra di Firenze - Palazzo Strozzi
Descrizione mostra di Firenze - Palazzo Strozzi
La mostra presenta 50 capolavori di arte africana provenienti dai più antichi regni dell'Africa, conservati senza esporli, nei musei Nigeriani.
Nell'esposizione si propone un'Africa "classica", alternativa all'Africa "primitiva" a cui si fece riferimento nel 900 nell'arte e nella cultura.
Nel 1958 William Fagg, lo scopritore e massimo studioso dei bronzi dell'antica Ife scriveva mettendo direttamente a confronto l'arte classica greca con quella africana:
"I dubbi che sorgono di tanto in tanto sull'origine autoctona dello stile di Ife riposano sull'opinione che un'approssimazione tanto forte alla misura classica greca non avrebbe potuto nascere nell'Africa occidentale tranne che come risultato di una concezione dell'arte sviluppatasi per secoli e attraverso stadi paragonabili a quella greca. (....) Nei fatti il naturalismo ad Atene sorse per
[ See the continuation... ]
|
EINSTEIN Carl
Scultura negra - A cura di Ezio Bassani e Jean-Louis Paudrat
Editore: Abscondita Milano - Einstein Carl: Scultura negra, Milano 2009. A cura di E. Bassani, J. L. Paudrat; traduzione: Carlo Ludovico Ragghianti - brossura, pp. 166. (Carte d'artisti. 110) - ISBN: 978-88-8416-201-4
"A nessuna arte l'europeo si accosta con altrettanta diffidenza come all'arte africana. La sua prima reazione è di negare che si tratti di arte, ed egli mostra la distanza che separa le creazioni dell'arte negra dal quadro mentale europeo con un disprezzo che non manca di formarsi una terminologia negativa. Tale distanza e i pregiudizi che ne derivano rendono difficile ogni giudizio estetico, anzi lo rendono impossibile, in quanto un tale giudizio presuppone in primo luogo un processo di avvicinamento. Il negro peraltro è considerato a priori come un essere inferiore che va trattato senza riguardi, e ciò che esso propone è condannato immediatamente come manchevole. Per giudicarlo si è ricorsi sommariamente a ipotesi evoluzioniste assolutamente vaghe. Alcuni se ne servivano per esemplificare un falso concetto di primitività, altri rivestivano quest'oggetto senza difesa con frasi false, parlavano di popoli venuti dalla profondità dei tempi, e cose simili. Si sperava di rintracciare nell'africano una testimonianza delle origini, di uno stato che non si era mai evoluto. La maggior parte delle opinioni espresse sugli africani si fonda su tali pregiudizi formulati per giustificare una comoda teoria. Nei suoi giudizi sui negri l'europeo rivendica un postulato, ossia quello di una sua superiorità assoluta, del tutto
[ See the continuation... ]
|
DAINELLI Giotto
GLI ESPLORATORI ITALIANI IN AFRICA (2 Volumi)
Editore: UNIONE TIPOGRAFICO - EDITRICE TORINESE - 1960
Rilegato, pagg. 785 cm 26 x 16,5 - 198 figure nel testo - Lingua: Italiano
"LA CONQUISTA DELLA TERRA - Esploratori e esplorazioni"
Collezione diretta da Giotto Dainelli - Volume quarto della collezione
DAINELLI Giotto - GLI ESPLORATORI ITALIANI IN AFRICA
Biografia dell'autore
Biografia dell'autore
Giotto Dainelli
(Firenze 19.5 1878 – Firenze 16.11.1968)
Giotto Dainelli, figlio del generale Luigi e di Virginia Mari, nacque a Firenze il 19 maggio 1878. Vantava ascendenze illustri: il padre era imparentato con i carbonari e patrioti bolognesi Zambeccari e Ranuzzi; la madre era figlia dell’avvocato Adriano Mari (1813-1887), politico della destra che rivestì importanti cariche istituzionali. Trascorse la sua infanzia lontano da Firenze, a seguito dei cambiamenti delle sedi di servizio del padre, ed ebbe modo di conoscere l’Europa data l’abitudine della famiglia di approfittare delle vacanze estive per compiere viaggi all’estero.
Nel 1900 si laureò in Scienze naturali all’Istituto di studi superiori di Firenze, dove fu allievo del geologo e paleontologo padovano Carlo De Stefani (1851-1924), all’epoca il più illustre docente della materia (fu direttore dell’Istituto di Geologia di Firenze e accademico dei Lincei); in seguito si perfezionò all’Università di
[ See the continuation... ]
|
COSSA Egidio - PAUDRAT Jean-Louis
a cura di Chantal Dandrieu e Fabrizio Giovagnoni
Passione d'Africa: l'arte africana nelle collezioni italiane
Détails sur le produit:
Editore: OFFICINA LIBRARIA SRL
Pubblicazione: 10/2009
Rilegato - Pagine: 240
COSSA Egidio - PAUDRAT Jean-Louis - a cura di Chantal Dandrieu e Fabrizio Giovagnoni:
Passione d'Africa: l'arte africana nelle collezioni italiane
Présentation de l'éditeur - Biographie de l'auteur
Descriptions du produit:
Présentation de l'éditeur
Passione d’Africa traccia la storia del collezionismo di arte dell’Africa subsahariana in Italia – o di italiani residenti all’estero – a partire dagli anni cinquanta fino ai nostri giorni. Il volume, con una introduzione di Egidio Cossa, riproduce oltre 130 capolavori, selezionati per il loro valore estetico e perché illustrano le tappe di questa vicenda collezionistica.
Il libro vuole restituire una fotografia oggettiva, senza partiti presi o pretese di esclusività, del collezionismo d’arte africana in Italia. Lo fa con l’ampio saggio di Jean-Louis Paudrat e con la completissima crono-bibliografia dello stesso studioso che elenca oltre cinquant’anni di pubblicazioni, mostre, convegni ed aste di arte africana in Italia. Da questa ricognizione emerge una nuova immagine del collezionismo d’arte africana in Italia, a torto ritenuto un ‘parente
[ See the continuation... ]
|
CANDELA Guido & BIORDI Maurizio
L'ARTE ETNICA TRA CULTURA E MERCATO
Dettagli sul Prodotto: Editore: SKIRA - Collana: ARCHEOLOGIA, ARTE PRIMITIVA E ORIENTALE - Pubblicazione: 12/2007 - Brossura con sovraccoperta - Lingua: Italiana - Numero di pagine: 304 - 109 ill.colori, 4 ill. b/n - ISBN: 8861302130 - ISBN-13: 9788861302136
Descrizione libro: L'arte etnica è affrontata in molte visioni disciplinari: quella dell'antropologo, del sociologo, del critico e dello storico dell'arte, dell'economista, dello specialista in allestimento e restauro, dell'esperto in museologia, del collezionista e del mercante. Visioni che spesso non dialogano fra loro: lo scopo di questo libro è, invece, quello di eludere queste divisioni, proponendo una lettura interdisciplinare dell'arte etnica, che superi pregiudizi e chiusure preconcette, consentendo al lettore di dialogare con le diverse specializzazioni e interpretazioni. Il testo si presenta, quindi, come la silloge di contributi di diversi autori: Maurizio Biordi, Francesco Paolo Campione, Guido Candela, Alessandra Cardelli Antinori, Laura Carlini, Roberta Colombo Dougoud, Fabrizio Corsi, Paolo Figini, Francesca Marcantonelli, Fabiola Naldi, Iolanda Pensa, Antonello E. Scorcu, Massimo Vidale, Giulio Zaccarelli. Una guida alla lettura e le note dei curatori contribuiscono a ricomporre in unità i diversi apporti
[ See the continuation... ]
|
BIASUTTI Renato
LE RAZZE E I POPOLI DELLA TERRA (4 Volumi)
VOLUME TERZO: AFRICA
Con la collaborazione dei professori: Bernardo Bernardi - Ernesta Cerulli - Lidio Cipriani - Vinigi L. Grottanelli - Nello Puccioni - Alda Vigliardi Micheli
Descrizione libro:
UNIONE TIPOGRAFICO - EDITRICE TORINESE - 1967
Quarta edizione riveduta e aggiornata - Pagg. del 3° Volume: 776, cm 25 x 18,5 - 9 tavole a colori fuori testo e 608 illustrazioni nel testo, comprese 21 carte geografiche in nero e a colori.
Biografia dell'autore
Renato Biasutti
(San Daniele del Friuli, Udine, 22.3.1878 – Firenze 3.3.1965)
Renato Biasutti, figlio di Luigi e di Teresa Savio, nacque il 22 marzo 1878 a San Daniele del Friuli. Studiò all’Università di Firenze, dove fu allievo di Giovanni Marinelli e di Carlo Puini. Si impegnò in varie attività, a Firenze, presso il Museo e l’Istituto di antropologia, fondato nel 1869 e ancora diretto da Paolo Mantegazza (1831-1910), e presso la Società di Studi Geografici, per lo sviluppo della quale fornì un contributo decisivo (ne fu consigliere dal 1902 al 1914 e in seguito più volte presidente, oltre che condirettore per vari anni, a partire dal 1933, della “Rivista Geografica Italiana”). A seguito di una rilevante mole di pubblicazioni, che spaziavano in vari ambiti (geologia, geografia fisica ed economica, cartografia, antropologia e etnografia, storia delle esplorazioni), ottenne già nel 1907 la libera docenza in geografia ed etnologia. I contatti con Paolo Mantegazza, con Aldobrandino Mochi (1875 -1831), suo successore alla direzione del
[ See the continuation... ]
|
Paris
Galerie L'oeil et La Main Paris 7e
41 rue de Verneuil 75007 Paris
tel 0142615410
contact@agalom.com
Bétonsalon Paris 13e
Centre d'art et de recherche
R-d-c de la Halle aux Farines
9 esplanade Pierre Vidal-Naquet 75013 Paris
M° ou RER Bibliothèque François Mitterrand
contact : info@betonsalon.net / +33.(0)1.45.84.17.56
Cac Brétigny Brétigny [91]
Centre d’art contemporain de Brétigny
Espace Jules Verne, Rue Henri Douard
91220 Brétigny s/Orge
tel (33) 01 60 85 20 76
fax (33) 01 60 85 20 90
info@cacbretigny.com
Centre Culturel Suisse Paris 3e
32 et 38, rue des Francs-Bourgeois
75003 Paris
Tel +33 (0) 1 42 71 44 50
Centre Georges Pompidou Paris 4e
Place Georges Pompidou
75004 Paris
+33 (0)1 44 78 12 33
CNEAI Chatou [78]
Centre national de l'estampe et de l'art imprimé
Maison Levanneur, île des impressionnistes
78400 Chatou
tél (0033)1 39 52 45 35
fax (0033)1 39 52 43 78
cneai@cneai.com
CNEAI Paris
Centre National de l'Edition et de l'Art Imprimé
20 rue Louise Weiss 75013 Paris, France
ENTREE GRATUITE
(+33)1 45 83 88 96
http://www.cneai.com
Cosmic Galerie Paris 19e
Claudia CARGNEL et Frédéric BUGADA
7-9, rue de l'Équerre 75019 Paris
Tél : +33 1 42 71 72
[ See the continuation... ]
|
Walker Evans
Walker Evans
Il est né le 3 novembre 1903, à Saint-Louis, Missouri. Il étudie au Williams College en 1922-1923 et à la Sorbonne en 1926. Evans débute la photographie en 1930. Il obtient une bourse de la Fondation John-Simon-Guggenheim en 1940, 1941 et 1959. Il entre au magazine Time en 1945 et à Fortune en 1965. Cette même année, il devient professeur de photographie à l'école d'art de l'Université Yale. Il est mort le 10 avril 1975, à New Haven, Connecticut.
On connaît notamment son travail sur la Grande dépression, participant au programme de la Farm Security Administration. Les images de métayers dans l'Alabama, au même titre que celles de Dorothea Lange, comptent parmi les icônes du monde moderne.
On remarque dans son travail les regards des sujets fixant l'objectif de Walker Evans : ici pas de doute le sujet se sait photographié, pour autant il ne se compose pas un visage de circonstance orné d'un sourire obligatoire. Ici la photographie ne se contente pas de montrer, elle interroge le spectateur, l'américain des années 1930 : si le sujet se laisse photographier dans cette posture, c'est que son regard a quelque chose à nous dire. Ce n'est peut-être plus nous qui le regardons mais lui qui nous accuse.
Cette franchise du photographe préserve une dignité humaine mise à mal par la misère qui se laisse voir dans les vêtements en loques.
Cet aspect de ses photos est
[ See the continuation... ]
|
This is a copy of the catalogue of the exhibition of 1923 in Brooklyn Museum, In 1903 Stewart Culin became the founding curator of the department of ethnology at the museum of the Brooklyn institute of arts and sciences, now the Brooklyn museum Culin a self taught ethnologist built the foundation of four curatorial collections for the museum, acquiring objects representing African Asian native American and estaern European culture Culin was among the first curator to recognize museum installation as an art form, he was also among the first to display ethnological as art objects, not as ethnographic specimens. This approach is evidenced in his exhibition “primitive negro art” The exhibition opened in april 1923 and displayed African objects he had acquired in Europe from dealers. Along with his colleagues Culin set the parameters for cultural representation in museum through his collection decisions and innovative installations.
[ See the continuation... ]
|
LES GRANDES EXPOSITIONS COLONIALES : Les expositions coloniales furent organisées au XIXe siècle et dans la première moitié du XXe siècle dans les pays européens. Elles avaient pour but de montrer aux habitants de la Métropole les différentes facettes des colonies. Les expositions coloniales donnaient lieu à des reconstitutions spectaculaires des environnements naturels et des monuments d'Afrique, d'Asie ou d'Océanie. La mise en situation d'habitants des colonies, souvent déplacés de force, les fera qualifier dans les années 2000 de zoos humains. La France compte alors 41,8 millions d'habitants et son Empire colonial, second derrière celui du Royaume-Uni, 67 823 000 personnes pour une superficie de 12 356 637 km².
1866 : Exposition Intercoloniale de Melbourne (Intercolonial Exhibition of Australasia) 1870 : Exposition Intercoloniale de Sydney (Intercolonial Exhibition) 1875 : Exposition Intercoloniale de Melbourne (Victorian Intercolonial Exhibition) 1876 : Exposition Intercoloniale de Brisbane (Intercolonial Exhibition) 1883 : Exposition Internationale et Coloniale d'Amsterdam (Internationale Koloniale en Untvoerhandel Tentoonsellung) 1886 : Exposition Coloniale et Indienne de Londres (Colonial and Indian Exhibition) 1894 : Exposition Internationale et Coloniale de Lyon. Elle vit l'assassinat du président de la République Sadi Carnot. 1894 : Exposition Insulaire et Coloniale de Porto (Exposição Insular e Colonial Portuguesa) 1898 : Exposition internationale et coloniale de Rochefort-sur-Mer 1902 : Indo China Exposition Française et Internationale de Hanoï 1902 :
[ See the continuation... ]
|
This is a copy of the catalogue of the exhibition of 1923 in Brooklyn Museum, In 1903 Stewart Culin became the founding curator of the department of ethnology at the museum of the Brooklyn institute of arts and sciences, now the Brooklyn museum Culin a self taught ethnologist built the foundation of four curatorial collections for the museum, acquiring objects representing African Asian native American and estaern European culture Culin was among the first curator to recognize museum installation as an art form, he was also among the first to display ethnological as art objects, not as ethnographic specimens. This approach is evidenced in his exhibition “primitive negro art” The exhibition opened in april 1923 and displayed African objects he had acquired in Europe from dealers. Along with his colleagues Culin set the parameters for cultural representation in museum through his collection decisions and innovative installations. See the continuation... ]
|
LES GRANDES EXPOSITIONS COLONIALES : Les expositions coloniales furent organisées au XIXe siècle et dans la première moitié du XXe siècle dans les pays européens. Elles avaient pour but de montrer aux habitants de la Métropole les différentes facettes des colonies. Les expositions coloniales donnaient lieu à des reconstitutions spectaculaires des environnements naturels et des monuments d'Afrique, d'Asie ou d'Océanie. La mise en situation d'habitants des colonies, souvent déplacés de force, les fera qualifier dans les années 2000 de zoos humains. La France compte alors 41,8 millions d'habitants et son Empire colonial, second derrière celui du Royaume-Uni, 67 823 000 personnes pour une superficie de 12 356 637 km².
1866 : Exposition Intercoloniale de Melbourne (Intercolonial Exhibition of Australasia) 1870 : Exposition Intercoloniale de Sydney (Intercolonial Exhibition) 1875 : Exposition Intercoloniale de Melbourne (Victorian Intercolonial Exhibition) 1876 : Exposition Intercoloniale de Brisbane (Intercolonial Exhibition) 1883 : Exposition Internationale et Coloniale d'Amsterdam (Internationale Koloniale en Untvoerhandel Tentoonsellung) 1886 : Exposition Coloniale et Indienne de Londres (Colonial and Indian Exhibition) 1894 : Exposition Internationale et Coloniale de Lyon. Elle vit l'assassinat du président de la République Sadi Carnot. 1894 : Exposition Insulaire et Coloniale de Porto (Exposição Insular e Colonial Portuguesa) 1898 : Exposition internationale et coloniale de Rochefort-sur-Mer 1902 : Indo China Exposition Française et Internationale de Hanoï 1902 : Exposition Internationale et Coloniale des Etats-Unis de New York (United
[ See the continuation... ]
|
Carl Einstein
Carl Einstein, ou Karl Einstein, né le 26 avril 1885 dans une famille juive à Neuwied et mort le 3 juillet 1940 à la frontière franco-espagnole, est un historien de l'art et écrivain allemand appartenant au courant de l'expressionnisme. Il est aussi le neveu du physicien Albert Einstein.
Biographie
Ami de George Grosz, Georges Braque et Picasso, sympathisant communiste et militant anarchiste, Carl Einstein a mêlé dans ses écrits des considérations à la fois esthétiques et politiques, s'intéressant tant au développement de l'art moderne qu'à la situation politique de l'Europe. De fait, il a traversé les guerres et révolutions qui ont secoué l'Europe dans la première moitié du XXe siècle : sensible aux implications sociales et politiques qui en découlèrent, il s'impliqua activement dans le Conseil révolutionnaire des soldats à Bruxelles et, dans une moindre mesure, dans la révolte spartakiste à Berlin, ainsi que, plus tard, dans la colonne Durruti de combattants anarchistes engagés dans la guerre d'Espagne. Einstein, du fait de sa confession juive, fut en outre directement concerné par la violente vague d'antisémitisme qui balaya l'Europe tout au long de son existence.
Carl Einstein fut en son temps un auteur et critique d'art connu, notamment avec son premier roman, Bébuquin ou les dilettantes du
[ See the continuation... ]
|
|
|